Descrizione
C’è stato un tempo in cui il ciclismo era per uomini coraggiosi, impavidi eroi. Si riempivano la pancia di costolette e penne al ragù annaffiando tutto col vino rosso e poi pedalavano per centinaia di chilometri su strade sterrate fangose, pericolose, polverose. Un tempo in cui certi tifosi erano così appassionati da fare agguati ai corridori avversari e riempirli di bastonate. Un tempo in cui per correre bisognava essere maschi di ferro. Finché da una terra di nessuno, isolata e piena di zanzare, emerge qualcosa di nuovo: un germoglio inaspettato, una promessa con le gambe infaticabili e una determinazione incrollabile. A cavallo di una bicicletta scassata e con la preparazione atletica di una sarta, Alfonsina Strada arriva e corre. Corre veloce, più veloce, vola. Non è facile, perché il ciclismo è uno sport duro per duri. Non basta la passione, la voglia di andare. E poi lei è una donna e il ciclismo non è uno sport per signorine. Ma Alfonsina è come il vento, che non conosce leggi né limiti e corre finché ha forza, finché le gambe reggono, finché c’è un orizzonte da raggiungere e superare. E quando corre, corre per vincere.